
Fede ed Arte, Divino e Umano
Ponte tra occidente e oriente, crogiolo di tante culture tra loro profondamente diverse, giunte in questa terra a volte in modo cruento ma che qui hanno trovato accoglienza e integrazione, antichissima culla della storia che ha ospitato nei secoli grandi popoli quali i messapi, i greci, i romani, i bizantini: questo è il Salento e di tutto questo porta profonde tracce in ogni lembo del suo territorio. Basta percorrere le vie e i vicoli del centro storico di molte delle sue città, anche di quelle che spesso vengono considerate “minori”, per ammirare edifici dalla bellezza stupefacente e a volte inaspettata.
Proprio per svelare questo scrigno nascosto di meravigliose opere d’arte che abbiamo fortemente voluto promuovere alcuni percorsi che, riconsiderando la storia di uno dei più antichi sentimenti dell’uomo, la fede, si snodano per tutto il Salento raggiungendo sia località note, sia luoghi sconosciuti al turismo di massa, ma altrettanto belli e storicamente importanti.
Come dimenticare le misteriose e affascinanti pitture rupestri della Puglia o le enigmatiche le strutture megalitiche che punteggiano tutto il Salento, Dolmen e Menhir, e di cui troviamo meravigliose testimonianze in particolare a Giurdignano.
Intorno a questi monumenti si sono sviluppate nei secoli storie, miti e leggende, ma la loro funzione non è stata ancora del tutto chiarita dagli studiosi.
Ma in una terra ricca di civiltà come il Salento spesso si uniscono popoli diversi come avviene ad Ugento, florida città messapica, che conserva una delle testimonianze più importanti della cultura e della religione Magnogreca, lo Zeus di Ugento: un autentico capolavoro della scultura arcaica che dimostra come le culture e la religione si siano inestricabilmente fuse nel corso dei secoli.
La stratificazione del tempo caratterizza molte città del Salento, come avviene a Gallipoli dove la barocca Cattedrale sorge nel punto in cui molto probabilmente vi era già un antico luogo di culto, oppure come avviene nella cripta della Cattedrale romanica di Otranto in cui forse si deve riconoscere un antico tribunale romano. Con l’affermarsi del Cristianesimo nascono le grandi cattedrali come quella di Otranto, con il suo spettacolare pavimento musivo, e Gallipoli, ma anche piccole cripte e chiesette ipogee fittamente affrescate dai monaci basiliani in fuga dall’Oriente come la chiesa di san Mauro a Sannicola, la basilica del San Salvatore a Giurdignano o la cripta di Sant’Antonio Abate a Nardò e tante altre architetture religiose poco note, ma cariche di fascino e storia.
Naturalmente non poteva mancare all’interno di questi percorsi Lecce, splendida capitale del Salento, città antichissima che conserva ancora le testimonianze del suo periodo romano, ma soprattutto perla del Barocco leccese, che qui trova la sua maggiore espressione artistica. Uno stile di reazione dovuto al rinnovato fermento culturale ed artistico che dà vita ad un nuovo linguaggio figurativo proprio degli artisti salentini che combina l’estro decorativo Barocco, ad una grande attenzione e cura nell’essenzialità delle strutture architettoniche creando degli effetti scenografici di grande impatto. Questo innovativo stile artistico, però, si diffonde anche in altre zone del territorio salentino e crea interessanti intrecci anche in altri centri “minori” come a Nardò e Galatina, cittadine di grande importanza storico - culturale e piccoli scrigni del barocco leccese. Nardò ha origini antichissime, la sua costa rivela segni di frequentazione fin dal periodo preistorico.
Nerition fu un importante città messapica, conquistata da Roma e trasformata in un fiorente emporio per poi essere dominata da diversi popoli dai bizantini, ai normanno svevi, agli angioini, agli aragonesi, teatro di diverse lotte per il potere e spesso colpita dalle incursioni dei turchi. Di tanta storia rimangono principalmente le opere di fortificazione realizzate a difesa dei neretini che oggi sono state inglobate nel tessuto urbano in un continuo rapporto osmotico tra presente e passato. Ripercorrendo gli stretti e intricati viottoli del centro storico di queste due belle cittadine, si ammirano le due basiliche: la cattedrale di Maria Santissima Assunta di Nardò e la Basilica di Santa Caterina di Alessandria di Galatina con il loro apparato di affreschi. Un percorso artistico e culturale che si evolve nel tempo e le cui tappe si possono seguire nelle meravigliose architetture di Nardò partendo dalla sobria eleganza della Chiesa dell’Immacolata, al vivace modellato della Chiesa di San Domenico e agli spettacolari interni di Santa Chiara, passando per Piazza Salandra, centro della vita cittadina con i suoi edifici civili. Anche Galatina presenta nelle sue architetture splendidi esempi di Barocco leccese quali la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo e la chiesa di San Paolo ai quali fanno da corollario eleganti palazzi settecenteschi che si innalzano nelle strette vie del centro arricchiti da ricchi portali e balconi finemente decorati.
Questo e molto altro ancora ci sarà nei percorsi che indagano il binomio Fede ed arte, divino e umano: un binomio antico quanto l’uomo e spesso indissolubile che si trasforma in un viaggio alla scoperta di antichi riti e culture ormai quasi perdute, in una terra, il Salento, che rimane ancestrale e bellissima depositaria di frammenti importanti del nostro passato.
Agnese Pecoraro